Stresa - Lago Maggiore

Visitare Stresa: la città lacustre immersa tra bellezze paesaggistiche e architettoniche

Stresa - Lago Maggiore

Stresa, un pittoresco borgo lacustre immerso nella bellezza

Stresa è una delle località turistiche più visitate in Italia grazie alla spettacolare unione tra edifici storici e paesaggi da sogno.

Stresa è una famosa città lacustre in Piemonte, più precisamente nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola. Questo borgo di quasi cinquemila abitanti si trova sulla costa occidentale del Golfo Borromeo: il territorio si affaccia sul Lago Maggiore e allo stesso tempo permette di avere un’ottima visuale delle Alpi, in un contesto che offre paesaggi mozzafiato.

Ma la città di Stresa non offre solo una grande varietà di splendidi paesaggi. Il clima mite, le bellezze architettoniche ricche di storia, il Lungolago ed i tanti eventi culturali organizzati ogni anno, rendono Stresa una delle località turistiche più visitate del nord Italia.

Il nome della città è legato alle caratteristiche morfologiche del territorio. Deriva infatti dal termine teutonico “Strich” che indica una estesa linea di terra.

Cosa vedere a Stresa?

Passeggiando sul Lungolago di Stresa si possono ammirare diversi edifici storici ed hotel di lusso. Uno dei luoghi di maggiore interesse è sicuramente la splendida Villa Pallavicino, residenza ottocentesca sul Lago Maggiore, a pochi chilometri dalle Isole Borromee.

Ideata dallo statista Ruggero Borghi la villa, a tre piani, presenta un immenso giardino all’inglese. Dal 1954 i marchesi Pallavicino decisero di trasformare questo giardino in un Parco zoologico, ancora oggi accessibile ai visitatori.

Il Parco Zoo di Villa Pallavicino ha una superficie di circa 20 ettari all’interno della quale sono presenti un famoso giardino botanico, diversi alberi secolari e oltre 40 specie di animali tra mammiferi ed uccelli, che rendono il parco zoo di Villa Pallavicino un luogo speciale amato da grandi e piccini.

Nel centro storico di Stresa è possibile ammirare la Chiesa neoclassica di Sant’Ambrogio, all’interno della quale sono presenti opere del Seicento. A destra della chiesa si trova la famosa Villa Ducale risalente alla fine del Settecento e costruita nel medesimo stile neoclassico. Sempre nel centro storico si trova il Palazzo dei Congressi, che ospita le Settimane Musicali di Stresa.

Le Isole Borromee, tra palazzi storici e giardini botanici

All’interno del territorio di Stresa sono presenti tre delle quattro Isole Borromee, da scoprire sia per il contesto paesaggistico che per le meraviglie architettoniche.

Tra queste vi è sicuramente il Palazzo Borromeo, la dimora della famiglia Borromeo nell’Isola Bella. Si tratta di un palazzo nobiliare ancora ottimamente conservato dove è possibile ammirare numerosi manufatti storici pregiati come la collezione di pitture della famiglia, con opere di Raffaello, Correggio e Tiziano.

Sempre all’interno del Palazzo si trovano i Giardini Borromei, spettacolari giardini in stile barocco  all’interno dei quali si possono trovare diverse varietà floreali e arboree.

La più grande delle Isole Borromee è l’Isola Madre, dove si trova un magnifico palazzo storico e un giardino botanico

Gli eventi culturali a Stresa

Le Settimane Musicali di Stresa è un evento culturale che nasce nel 1961 per iniziativa di un nobile veneziano, Italo Trentinaglia, il quale volle creare una manifestazione annuale che rendesse Stresa la sede di un festival internazionale di musica classica. Dalla sua nascita si esibiscono ogni anno artisti e complessi di fama mondiale.

Dopo gli esordi al Palazzo dei Congressi, il Festival ha portato i suoi concerti in nuovi posti storici, permettendo di unire le tante bellezze architettoniche di Stresa ai concerti di musica classica.

Dal 1999 il Festival ha assunto la nuova denominazione di “Settimane Musicali di Stresa e del Lago Maggiore”. Stresa ospita anche diversi festival letterari, tra cui spicca il Premio Stresa di Narrativa, riservato ad opere in lingua italiana pubblicate in Italia e in Svizzera.

Dal lago alla montagna tramite la funivia

Stresa è nota anche per la sua area montana che include il Mottarone, stupenda e celebre località sciistica a ben 1491 metri sopra il livello del mare e raggiungibile tramite una funivia divisa in due tronconi. Oltre alla presenza di una stazione sciistica, dove si possono praticare tutti gli sport invernali, dal Mottarone è possibile godere della magnifica vista del Lago Maggiore e del giardino botanico Alpinia, oltre che delle vette del Monte Rosa. Un luogo amato quindi da famiglie e giovani che possono unire all’adrenalina degli sport invernali, atmosfere romantiche e di rara bellezza.


Villa-Crespi-festa-20-anni

Cinzia, Antonino e i 20 anni di Villa Crespi

Villa-Crespi-festa-20-anni

La festa per i primi vent’anni di Cinzia Primatesta e Antonino Cannavacciuolo a Villa Crespi

Che festa! I vent’anni di Villa Crespi si sono celebrati martedì 2 luglio con una festa privata tra famigliari, amici e collaboratori di Cinzia e Antonino Cannavacciuolo, i padroni di casa.
Venti è un numero che ritorna in questa storia. Avevano infatti solo vent’anni Cinzia e Antonino quando decisero di inseguire il loro sogno e rilevare Villa Crespi per cercare di farla diventare un polo ricettivo di primissima qualità in Italia e all’estero. Dopo anni di lavoro e sacrifici, quel giovanotto venuto dal mare e quella ragazza figlia di albergatori e ristoratori festeggiano insieme il successo di una gestione ventennale che si è sviluppata enormemente nel tempo.

Una giornata di festa

Per ricordare e celebrare l’evoluzione di un progetto partito da lontano, da un ristretto nucleo di persone, “Eravamo una quindicina – come ha ricordato Cinzia Primatesta – e facevamo letteralmente qualunque cosa”. Ora, Villa Crespi conta 54 figure professionali, che diventano 150 se si considera l’intero Gruppo Cannavacciuolo.
Un gruppo di collaboratori che è anche una famiglia, una famiglia “fondamentale per Villa Crespi”, come ricorda ancora Cinzia Primatesta.

E dunque via ai festeggiamenti. Il concept dell’allestimento è stato ideato dall’event designer Vincenzo Dascanio che ha organizzato diverse isole del food all’interno di un percorso nel giardino di Villa Crespi. La colonna sonora della festa è stata curata da Jimmy Sax che ha realizzato diverse performance live durante la serata e ha condiviso il palco con un’artista che ha realizzato divertenti spettacoli di magia.

Il menu della festa a Villa Crespi

Ovviamente (rimasto segreto fino all’ultimo), è firmato Antonino Cannavacciuolo.
Tra i piatti un classico come lo Scampo alla Pizzaiola, l’isola della pasta, l’isola della pizza fritta e dei fritti, l’isola del pesce e quella dei formaggi oltre ai dolci che sono diventati una referenza centrale per i moltissimi appassionati della cucina dello Chef.

E il futuro cosa ci riserva?

“Ci auguriamo che i prossimi anni siano altrettanto speciali. Non ci fermiamo qui: abbiamo grandi e nuovi obiettivi”. Parola di Antonino Cannavacciuolo.


Ameno - Lago d'Orta

Ameno, il paese degli artisti e della natura

Ameno è un paese sul Lago d’Orta caratterizzato da numerosi palazzi e ville gentilizie oltre che da incredibili bellezze naturali

Conosciuto anche con l’appellativo di “paese degli artisti”, Ameno è una località di origini molto antiche, situata sulla sponda orientale del Lago d’Orta in una posizione collinare. Questo luogo rappresenta una meta turistica sin dal XVIII secolo: ogni anno giungono qui ben 500 mila turisti. In questa località sono sorte numerose ville gentilizie a cavallo fra il XVIII e il XIX secolo, oggi visitabili in occasione della manifestazione annuale “Cortili e Giardini aperti”, con cui si incentiva la fruizione di antiche tenute storiche. Ma quali sono le attrazioni culturali, artistiche e naturali che vale la pena visitare durante un weekend ad Ameno?

Ameno, una gita culturale fra chiese e ville

A livello religioso, la Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta di Ameno rappresenta un esempio di architettura di origine medievale, per via della sua struttura a tre navate, affiancata da un campanile tardoromanico costruito con massi di granito. La parrocchiale sembrerebbe risalire alla seconda metà del XIV secolo. Il Convento di Monte Mesma è un’altra attrazione culturale da non perdere durante una visita ad Ameno. La sua posizione panoramica, in particolare, consente di godere di una spettacolare vista su tutta la pianura padana, comprese le città di Milano e Novara. Il convento francescano che si trova a 576 metri di altezza è stato costruito nel 1619 a partire dai resti di un castello che è stato teatro dei conflitti fra il comune di Novara e l’episcopato locale. Il convento presenta due chiostri barocchi, che, se attraversati, conducono alla chiesa a capanna, al cui interno si trovano interessanti dipinti. Il convento è raggiungibile percorrendo anche due mulattiere che partono appena fuori dagli abitati di Bolzano e di Lortallo.

Palazzo dei Conti Tornelli, Palazzo del marchese Solaroli, villa del Conte Agazzini, Casa Cotta, Villa Obicini, Palazzo Vegezzi, Casa Pestalozza e Villa Reiser sono alcune delle ville e dei palazzi storici che caratterizzano il paese di Ameno. Questo corredo rinascimentale è suggellato da Casa Calderara, dimora del pittore Antonio Calderara. Si tratta di un esempio di architettura borghese, caratterizzata da un triplice loggiato su colonne di granito e la cui costruzione risale alla fine del XVI secolo. Attualmente questo edificio è una fondazione che ospita e tutela 327 opere, tutte raccolte dal Calderara, di cui 271 appartengono a 133 artisti europei, americani, giapponesi e cinesi.

Villa Monte Oro è invece un esempio illustre di stile liberty, e si trova all’ingresso di Ameno. Disegnata da Carlo Nigra nel 1926, questa struttura presenta più corpi di fabbrica a due o tre piani. Singolare e scenografico il vasto parco che occupa tutta la collina sulla cui sommità sorge la villa: al suo interno è possibile infatti osservare una varietà incredibile di rare conifere, azalee, rododendri e faggi secolari.

Alla scoperta della natura protetta di Ameno

Per quanto riguarda la natura invece, ad Ameno, il Monte Mesma rappresenta una delle principali attrazioni. Oltre infatti ad avere la possibilità di percorrere a piedi le due mulattiere sopra indicate per raggiungere il convento francescano, bisogna sapere che questa zona è una riserva naturale. Le pendici del monte sono ricche di vegetazione, in particolare di boschi di castagno e quercia, mentre l’intera area presenta un sito archeologico di notevole interesse, con reperti di origine celtica e materiale dell’epoca gallica e romano-imperiale.

Di fronte a Palazzo Tornielli, sempre ad Ameno, si trova il parco neogotico. In origine tale area verde era collegata alla costruzione tramite un passaggio sotterraneo, mentre nel 1920 venne resa pubblica. Un restauro dal 2007 al 2011 ha riportato alla luce le antiche bellezze di questo luogo: alberi secolari, aiuole con specie autoctone, un padiglione classicheggiante con decorazione floreale, una vecchia ghiacciaia e una torre sono solo alcuni degli elementi che definiscono la bellezza e la particolarità del parco neogotico di Ameno.

Photo by Roman Kraft on Unsplash


Villa Crespi e-bike

Ebike sul Lago d'Orta: un modo ecologico di esplorare il territorio

Il lago d’Orta e le riviera ortense rappresentano un territorio vasto e ricco di possibilità esperienziali differenti.

Dai “classici” itinerari enogastronomici oppure romantici, passando per la visita ai piccoli borghi della valle o alle tante ville neoclassiche sparse sul territorio arrivando fino al Mottarone e ai molteplici scorci naturali che improvvisamente fanno capolino lungo una strada o un sentiero.

E quale modo migliore per scoprire il nostro lago di una sana biciclettata…elettrica? Un modo nuovo ed ecologico di esplorare il nostro territorio nel massimo rispetto dell’ambiente e della natura.

Villa Crespi e-bike

Villa Crespi mette a disposizione dei propri ospiti le biciclette E-bike epowered by Bosch.
Lasciatevi sedurre da strade pianeggianti e sentieri più scoscesi per godere di panorami che resteranno a lungo nella vostra mente e nel vostro cuore. L’esperienza del Gruppo Bosch nei motori elettrici, nei sensori, nei display e nelle batterie agli ioni di litio garantisce agli appassionati ciclisti tutto il divertimento che desiderano, all’insegna della “Tecnologia per la vita” Bosch. Verificate assieme al concierge l’orario più adatto per la vostra gita e gli interessanti itinerari percorribili.

La bicicletta elettronica

La bicicletta elettronica è un sistema di mobilità intelligente ed è uno dei mezzi di trasporto più agili e confortevoli dei nostri tempi che ha effetti benefici sulla salute, sull’ambiente e sulla nostra società.

Esplorare il territorio con l’e-bike di Villa Crespi

Ecco un’idea per un giro del lago d’Orta in bicicletta.
Un percorso facile, di cicloturismo, lungo di circa 35 chilometri e con un dislivello di 200 metri, della durata di circa 3 ore.

Da Villa Crespi proseguiamo in direzione di Gozzano e da lì verso Pogno e la Valsesia prima di girare a destra alla rotonda verso San Maurizio d’Opaglio.
Superiamo San Maurizio e dirigiamoci in direzione di Alzo di Pella, alla rotonda sotto la rupe della Madonna del Sasso teniamo la sinistra e percorriamo via Cave.
Lasciamoci alla spalle Alzo e affrontiamo la strada lievemente in salita che ci condurrà a Cesara e dunque a Nonio e Brolo. Poi, finalmente, la discesa verso Omegna e il suo suggestivo lungolago Buozzi. Dopo l’ospedale di Omegna mettiamo la freccia a destra, in direzione Borca. E adesso è la volta di un lungo tratto pianeggiante che costeggia il lago: muoviamoci in direzione Pettenasco e poi risaliamo nuovamente in direzione Orta.


Isola Bella Lago Maggiore

Tour delle Isole Borromee, alla scoperta del Lago Maggiore

Isola Madre, Isola Bella e Isola dei Pescatori sono i tre territori che compongono le Isole Borromee, un suggestivo arcipelago situato sul Lago Maggiore

Isola Bella Lago Maggiore

Le Isole Borromee sono un meraviglioso arcipelago situato nell’area del Golfo Borromeo, una delle zone più rinomate e conosciute del Lago Maggiore. Le isole si situano per la precisione sulla sponda piemontese del lago, che comprende anche le località di Stresa, Baveno e Verbania. Ogni anno sono migliaia i turisti che si dilettano nella visita di Isola Madre, Isola Bella e Isola dei Pescatori, i tre luoghi che compongono le famose Isole Borromee.

L’arcipelago delle Isole Borromee attira un così alto numero di visitatori non soltanto per la bellezza naturale e paesaggistica che lo caratterizza, ma anche per la facilità con cui è possibile effettuare escursioni per andare alla scoperta delle 3 isole che lo caratterizzano. Queste “perle” del lago, infatti, si trovano davanti a Stresa, e sono raggiungibili con i battelli della Navigazione Laghi, che effettuano circa 40 corse con partenza ogni 30 minuti.

Tour delle Isole Borromee, alla scoperta dell’Isola Madre

La più grande delle Isole Borromee, ovvero l’Isola Madre, si caratterizza per un’atmosfera raccolta e suggestiva. Su questo paradiso naturale è ospitato il palazzo settecentesco dei Borromeo, al cui interno sono conservate sia le preziose porcellane della casata, che una straordinaria esposizione di marionette. Questo edificio, considerato uno dei migliori esempi di arte topiaria al mondo, è circondato poi da un grandioso giardino, caratterizzato non soltanto da piante rare e fiori esotici, ma anche da una fauna variegata, formata da pavoni bianchi, pappagalli e fagiani dorati in libertà.

La natura è la vera regina dell’Isola Madre: questo territorio è infatti particolarmente conosciuto per via della fioritura di azalee, rododendri e camelie. Ad allietare la visita dell’isola vi sono poi antichissimi pergolati di glicini, spalliere di cedri e limoni e una collezione di ibiscus. La più grande delle Isole Borromee meraviglia poi i turisti con un’altra incredibile sorpresa: essa ospita infatti l’esemplare più grande d’Europa di cipresso del Kashmir, che ha alle spalle oltre 200 anni di storia.

Visita alle Isole Borromee, il gioiello naturale di Isola Bella

Sorella dell’Isola Madre, l’Isola Bella, il cui nome deriva da Isabella d’Adda, moglie di Carlo III Borromeo, è conosciuta per via di Palazzo Borromeo. Questo gioiello artistico e architettonico rapisce i visitatori con i suoi saloni e le sue stanze, le grotte ricoperte di pietre e conchiglie e il giardino, che ospita una varietà di piante esotiche. Il giardino, in particolare, si caratterizza per 10 terrazzamenti sovrapposti, ed è un classico esempio di “giardino all’italiana” del ‘600.

Il Palazzo Borromeo possiede anche una rilevanza storica: all’interno delle sue stanze soggiornarono infatti ospiti quali Napoleone Bonaparte, cui è stata dedicata anche una sala, e Mussolini, che trasformò l’edificio in una sede di rappresentanza in occasione di una conferenza internazionale del 1935.

Isola dei Pescatori, quali sono le caratteristiche del territorio?

Infine, l’Isola dei Pescatori rappresenta l’unico territorio dell’arcipelago delle Isole Borromee che non appartiene al casato Borromeo, e che è abitato durante tutti i mesi dell’anno. Conosciuta anche come l’Isola Superiore, deve il proprio nome all’attività peschereccia praticata dai suoi abitanti. Le case a più piani che caratterizzano questo luogo possiedono quasi tutte lunghi balconi, essenziali per essiccare il pesce. Nel periodo estivo, in particolare verso Ferragosto, i turisti si recano in messa su questo suggestivo territorio non soltanto per acquistare prodotti di artigianato locale nel caratteristico mercatino dell’isola, ma anche e soprattutto per assistere alla processione delle barche da pesca illuminate che portano la statua dell’Assunta intorno all’isola.

photo credits: interbeat from Flickr.com – license


Mottarone Lago d'Orta

Mottarone, il monte a picco sui laghi

Il monte Mottarone è una cima situata fra il Lago Maggiore e quello d’Orta, la cui fama è legata alla bellezza del paesaggio naturale che offre ai visitatori

Mottarone Lago d'Orta

Il monte Mottarone è un’imponente cima di 1491 metri di altezza che divide il Lago Maggiore dal Lago d’Orta. Si tratta di un complesso roccioso situato fra la provincia di Verbania e quella di Novara, rinomato non soltanto per il suo comprensorio sciistico, lungo 5 chilometri e con 17 piste da sci e snowboard, ma anche per il panorama mozzafiato di cui si può godere una volta raggiunta la cima.

Monte Mottarone, la bellezza della natura

Per gli amanti della natura e dei paesaggi spettacolari, il monte Mottarone è una meta imperdibile: dalla sua vetta è infatti possibile avere una visuale che, spaziando a 360°, consente di ammirare la catena dell’Appennino Ligure e delle Alpi Marittime, passando per il massiccio del Monte Rosa e del Monviso, oltre alle cime elvetiche. Ma non solo: dal monte Mottarone è anche possibile ammirare la Pianura Padana, e la meraviglia naturale dei Sette Laghi di Orta, Maggiore, Mergozzo, Biandronno, Varese, Monate e Comabbio.

Nel 1911 venne istituto il trenino a cremagliera, uno storico mezzo di trasporto con cui era possibile raggiungere il monte Mottarone partendo dal centro di Stresa. Successivamente questo suggestivo trenino venne smantellato, e al suo posto fu costruita l’attuale funivia Stresa-Alpino-Mottarone, grazie a cui, con soli 20 minuti di tragitto, è possibile passare dal paesaggio di lago a quello di montagna. A livello storico la cima del Mottarone è ricordata anche perché in questo luogo, il 18 gennaio 1935, si tenne la “Coppa del Duce”, una gara internazionale di sci che rappresentò la prima gara di slalom gigante in Italia.

Monte Mottarone, il luogo ideale per gli amanti dello sport

Gli amanti del trekking possono trovare nel monte Mottarone una delle mete ideali per lunghe e rilassanti passeggiate immerse nella natura. Sono veramente numerosi i sentieri di interesse storico e paesaggistico che costeggiano questa cima rocciosa, e che consentono di passare in mezzo a boschi secolari di pini, abeti, faggi, larici e castagni.

Uno fra questi è quello che collega la località di Alpino con la vetta del Mottarone: si tratta di un percorso con un dislivello di più di 680 metri, che ha una durata di circa 1,5 ore e che, nonostante la fatica, sarà in grado di ripagare e soddisfare qualsiasi visitatore per via della bellezza della natura circostante e per la spettacolarità del paesaggio che si potrà ammirare all’arrivo.

Il Mottarone è anche un sito di interesse geologico, come dimostrano le diverse cave, costituite prevalentemente da graniti bianchi e rosa, che ne definiscono la geografia. In inverno il monte Mottarone rappresenta invece un’attrazione per coloro che amano lo sci e lo snowboard. Il comprensorio omonimo ospita infatti diversi chilometri di piste dedicate a tali sport, oltre a un’attrezzata area di ristorazione e un punto per il noleggio delle attrezzature.

photo credits: Lapatia from Flickr.com – license


Isola di san Giulio

Chi era San Giulio d’Orta? Vita e Opere del Santo del Lago d’Orta

San Giulio d’Orta e San Giuliano erano due fratelli originari di una piccola isola greca. In vita costruirono 100 chiese e lottarono contro draghi e serpenti.

Isola di san Giulio

Egina è una piccola isola che dista circa 50 chilometri da Atene. Nel IV secolo, due fratelli di Egina, Giulio e Giuliano, giungono sulle rive del lago d’Orta con il compito di evangelizzare i pagani e costruire chiese. Ad affidare loro questo incarico fu l’imperatore Teodosio, che commissionò ai fratelli la distruzione fisica di altari e boschi pagani e l’edificazione di chiese.

Arrivati in Italia, san Giulio e san Giuliano vissero per un periodo ad Aqua Salvia, nei pressi di Roma, quindi attraversarono il Lazio e giunsero nell’Italia settentrionale senza smettere la loro attività di predicazione, conversione e specialmente realizzazione di chiese.
Il numero di chiese costruite dai due fratelli greci lievitò velocemente e raggiunse la ragguardevole quota di 98 siti.

San Giulio e il lago d’Orta

Come sempre, addentrandoci nelle vite dei santi, è difficile discernere la verità storica dalla narrazione e dalla leggenda. Affidandoci a quest’ultima, Giulio avrebbe lasciato al fratello il compito di edificare a Gozzano la novantanovesima chiesa, cercando in solitaria il luogo dove sarebbe sorta la centesima. Il santo avrebbe individuato in una piccola e affascinante isola – chissà se per una curiosa “quadratura del cerchio”: partito da un’isola, tornato a un’isola – il luogo adatto per costruire la centesima chiesa ma non trovando nessuno disposto a traghettarlo fino al territorio che anelava, Giulio avrebbe steso il suo mantello sulle acque del lago, viaggiando su di esso. Non solo: sull’isola Giulio guerreggiò con draghi e serpenti, liberò idealmente il luogo dalle spire pagane e gettò le fondamenta della chiesa nello stesso punto in cui oggi si trova la Basilica di San Giulio.

La sua vita: verità o leggenda?

A leggere di draghi, serpenti invasori, mantelli che hanno la funzione di galleggiare e trasportare, sarebbe facile bollare tutto come “leggenda”. Ma le cose sembrerebbero più complesse. In almeno due casi sulle oltre cento chiese attribuite a Giulio e Giuliano di Egina, infatti, è stata accertata l’origine paleocristiana degli edifici. Dove? Proprio a Gozzano e nell’isola di San Giulio. Scavi archeologici condotti nella Basilica di San Giulio e nella chiesa di San Lorenzo a Gozzano hanno confermato infatti l’ipotesi che la “leggenda” dei due santi contenga diversi elementi storici. A San Giulio le ricerche hanno evidenziato tracce di una primitiva basilica (V-VI secolo) in forma di piccola cappella con unica abside orientata verso nord.

Le reliquie

Le reliquie di san Giulio sono tuttora conservate nella Basilica di San Giulio, sull’isola di San Giulio, al centro del Lago d’Orta. Le reliquie di Giuliano invece, furono trasferite nel 1360 nella nuova chiesa di Gozzano a lui dedicata e deposte sotto l’altare maggiore, mentre nella vecchia chiesa di S. Lorenzo è rimasto il cenotafio, ovvero un monumento sepolcrale privo dei resti mortali della persona in onore della quale è stato eretto.
San Giulio è patrono dei muratori, per la sua attività di edificatore di chiese e viene sovente rappresentato con strumenti di lavoro in mano.

photo credits: elparainbow from Flickr.com – license