Domodossola: perfetto mix tra storia, cultura e shopping
Domodossola, la città circondata da storici e meravigliosi borghi antichi
Domodossola, città piemontese al centro delle sette valli alpine dell’Ossola, è sin dall’antichità il fulcro di una terra di confine, crocevia di diverse culture e di scambi commerciali
Domodossola è un comune piemontese appartenente alla provincia del Verbano-Cusio-Ossola che conta circa 18.000 abitanti e rappresenta il cuore dell’Ossola più autentica.
La posizione di questa cittadina permette di ammirare meravigliose vallate alpine da esplorare: Domodossola si trova infatti nella piana del fiume Toce, tra la frazione Caddo di Crevoladossola ed il Sacro Monte Calvario, con un territorio che si estende tra i 238 e i 2.635 metri sopra il livello del mare.
Storia e passato di Domodossola
In base ai reperti ritrovati nella val d’Ossola, si può affermare che l’area di Domodossola è abitata sin dall’epoca preistorica. Nel corso della sua storia, la città ha avuto diversi nomi, come Oscella, Domus Oxela, Oscela, Oxila e Burgus Domiossula.
A inizio Novecento, con l’apertura del traforo del Sempione, Domodossola diventa una delle più importanti vie per il traffico europeo. Durante la seconda guerra mondiale, la città diventa capitale di una Repubblica partigiana autoproclamatasi indipendente dal dominio dittatoriale. Per il sacrificio della sua popolazione durante la resistenza, la città ha ottenuto una Medaglia d’Oro al Valor Militare.
Cosa vedere a Domodossola
Oggi Domodossola è una famosa e importante località turistica che attrae italiani e stranieri grazie alle bellezze paesaggistiche e agli edifici storici che si possono visitare non solo in città, ma anche nei piccoli borghi limitrofi della Val d’Ossola, di cui Domodossola rappresenta il punto di partenza ideale. Famoso è il mercato cittadino, che ha origini molto antiche e che si tiene ogni sabato, anche se l’intera città è ricca di negozi grandi e piccoli a cielo aperto.
Domodossola offre quindi il perfetto mix tra cultura, shopping ed enogastronomia di qualità, da gustare nei tanti ristoranti della città.
Il nucleo storico di Domodossola, gioiello culturale di assoluto rilievo a livello nazionale, nei primi anni del 2000 è stato oggetto di un importante intervento di riqualificazione architettonica. Il progetto, attraverso la riqualificazione del sistema murario medievale, ha creato una nuova immagine dell’intero centro storico ed esaltando, allo stesso tempo, gli elementi distintivi delle antiche mura pentagonali. È nato così il “Borgo della Cultura”: ancora oggi parzialmente circondato dalla cinta muraria, questa porzione di città rappresenta un tesoro di architettura e arte, chiuso al traffico dei veicoli.
Assolutamente da visitare è il Sacro Monte Calvario, a due passi dal centro cittadino e nominato nel 2003 Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO. Nel 1656, due frati cappuccini scelsero il colle Mattarella, che sovrasta Domodossola, per farlo diventare un luogo che ospitasse il Sacro Monte Calvario. Nacque così una serie di dodici cappelle con un apparato decorativo di statue ed affreschi. In cima al colle è posto il santuario ottagonale della Santa Croce.
Un altro simbolo della città è Piazza Mercato, cuore di Domodossola e caratteristica per i portici medioevali a sostegno delle case padronali del XV e XVI secolo.
E da qui in poi sarà un costante viaggio nei suoi dintorni, a partire proprio dalle frazioni e borgate di Domodossola.
Domodossola e gli splendidi borghi limitrofi
Allontanandosi pochi chilometri da Domodossola è possibile ammirare tantissimi piccoli borghi permeati di storia e di bellezza. Tra questi non possiamo non citare il borgo di Canova, riportato agli antichi splendori grazie ad un accurato lavoro di recupero; quello di Crevoladossola, con la Chiesa Romanica dei Santi Pietro e Paolo; Vagna, con la splendida Chiesa dedicata a San Brizio e la sua “Festa dul bambin”, uno speciale “Natale estivo”; il Lusentino, la località più in alta quota di Domodossola, con le piste da sci in inverno e i percorsi escursionistici per la bella stagione. Da vedere poi Anzuno, raggiungibile attraverso un sentiero tra boschi di castagni; Vallesone, un borgo ricco di storia che grazie alle testimonianze sull’economia rurale, riporterà i turisti indietro nel tempo. Infine Trontano offre al visitatore un viaggio nel gusto, grazie ad una delle sagre più amate della Val d’Ossola, quella dedicata al fungo.
Verbania: la perla del Piemonte ricca di giardini e ville
Verbania, la città chiamata “il giardino sul lago”
Verbania e le sue zone limitrofe, sono tra i posti più belli del Piemonte grazie alla vicinanza al lago d’Orta e al Lago Maggiore e al clima temperato.
Nata nel 1939 dall’unione di due comuni, Intra e Pallanza, Verbania è il più grande centro urbano che si affaccia sul Lago Maggiore ed è, dal 1992, il capoluogo della provincia del Verbano-Cusio-Ossola. Grazie alla ricca presenza di giardini e di splendide ville, la città di Verbania è chiamata “il giardino sul lago”. È composta da diverse località, sia lacustri che collinari, che offrono la possibilità di escursioni per tutti i gusti: sul lago, nell’entroterra, nel Parco Nazionale Val Grande, sul Monte Rosa e nelle Valli Ossolane.
Grazie alla sua privilegiata posizione geografica e al clima, Verbania è oggi una famosa località turistica amata e visitata ogni anno da turisti italiani e stranieri.
Storia e geografia di una città “recente”
Il comune nacque il 4 aprile del 1939 per volontà di Benito Mussolini. Il nome Verbania è un calco del nome latino del Lago Maggiore, Lago Verbanus. Con circa 30.500 abitanti, è il più popoloso centro abitato di tutto il bacino del Lago Maggiore.
Verbania sorge su un promontorio a forma di triangolo al centro del Lago. Il territorio comunale si estende da un’altitudine che va dai 197 metri sul lago ai 693 metri sulla cima del Monte Rosso.
Grazie ai diversi centri di cui è composta, la città di Verbania occupa una superficie molto ampia che si affaccia su un lungo tratto della costa piemontese del Lago Maggiore.
Cosa vedere a Verbania
Sono diverse le ville costruite nel corso degli anni da storiche famiglie nobiliari e ancora oggi restano attrazioni ammirate da turisti italiani e stranieri.
Tra queste, imprescindibile è una visita a Villa Taranto, edificio ottocentesco tra i più belli di Verbania.
Il suo ultimo proprietario, lo scozzese Mc Eacharn , decise di donarla al comune assieme allo splendido giardino, dove convivono migliaia di bellissime specie di piante europee ed esotiche che rendono questa villa una delle principali attrazioni della zona.
Un’altra villa da visitare assolutamente a Verbania è Villa San Remigio che si trova affianco all’oratorio omonimo, costruito nel XII secolo e decorato con magnifici affreschi dall’inestimabile valore storico.
Il centro storico racchiude altri esempi di splendidi edifici storici come Palazzo Dugnani, bellissimo esempio di architettura barocca che ospita il Museo del Verbano e del Paesaggio. Ancora, la Basilica di San Vittore, costruita nello stesso luogo in cui era presente un’antica chiesa cristiana del ‘400. Dopo la proclamazione di San Vittore come patrono di Verbania nel 1992, ha assunto la funzione di chiesa principale della città.
Verbania e gli splendidi paesaggi limitrofi
Nei dintorni di Verbania sono tante le possibilità di scelta di luoghi ed edifici da visitare assolutamente. Non possiamo non citare le Isole Borromeo e tutte le cittadine intorno al Lago Maggiore, come Stresa, da dove partono i battelli per le Isole.
Sul Golfo Borromeo si possono scorgere l’Isola Madre, che pur appartenendo a Stresa è più vicina alle coste di Verbania, e sullo sfondo l’Isola Bella e l’Isola dei Pescatori.
Poco prima della punta del promontorio della Castagnola si trova l’Isolino di San Giovanni, a pochi metri dalla costa e anch’esso di proprietà dei Borromeo.
Eventi a Verbania
Sono tante le manifestazioni che ogni anno ricorrono a Verbania. Molte di queste saranno apprezzate dagli amanti della natura. Grazie al clima della zona, infatti, si svolgono le settimane dedicate al tulipano, all’orchidea, all’azalea, alla camelia che si concludono con il Corso Fiorito, una spettacolare sfilata di carri in fiore che si tiene la prima domenica di settembre.
Durante l’estate si può assistere a concerti, regate, rassegne cinematografiche tenute all’aperto e gare sportive. Eventi che vanno incontro ai gusti di grandi e piccoli, rendendo Verbania una delle più amate mete turistiche del Piemonte e non solo.
Arona, uno dei borghi più belli e accoglienti d’Italia
Arona, il borgo riconosciuto tra i più belli d’Italia
Arona è una delle più conosciute località turistiche del Lago Maggiore, entrata a far parte del circuito del Touring Club Italiano dopo essere stata insignita della bandiera Arancione
Comune piemontese di circa 14.100 abitanti, Arona fa parte della provincia di Novara. Nel suo territorio si trova il Parco Naturale dei Lagoni di Mercurago, entrato dal 2011 tra i patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. Arona è anche il maggior porto del Lago Maggiore.
Grazie alla ricca e diversificata offerta dal punto di vista storico-culturale, alla bellezza dei paesaggi che la circondano e all’attenzione al turista, è la meta indicata per chiunque voglia immergersi nella bellezza e nel relax.
Le antiche origini di Arona e il celebre Sancarlone
Il nome della città deriva probabilmente dalle radici celtiche art (monte) e on (acqua), con il significato di “monte sull’acqua”.
Arona possiede una storia antichissima: reperti archeologici testimoniano l’esistenza di un villaggio su palafitte abitato sin dalla preistoria. Successivamente ha fatto parte del feudo della potente famiglia dei Borromeo: San Carlo Borromeo nacque qui nella prima metà del XVI secolo.
Vescovo di Milano, è ricordato con una statua in rame e bronzo situata poco lontano dal centro e visibile anche dal Lago Maggiore e dalle sponde lombarde di Angera e Ronco: il Sancarlone, detto anche San Carlone di Arona, che rappresenta il più iconico monumento della città.
Imprescindibile è una visita a questo colosso alto circa 35 metri eretto su un colle alle spalle della città. Fu costruito nel 1697 su richiesta del Cardinale Federico Borromeo che voleva dedicare una statua a suo cugino dopo la canonizzazione. Ha addirittura ispirato un’opera famosa in tutto il mondo: la Statua della Libertà.
L’interno del San Carlone è visitabile: ci sono infatti due scale che portano in diversi punti della testa, dove possono salire, a turni, un massimo di 6 persone che potranno ammirare da questa speciale posizione il fantastico panorama del lago.
Cosa vedere ad Arona
La città di Arona è situata sulla sponda piemontese del Lago Maggiore ed è attraversata dal torrente Vevera, che qui sfocia nel lago. La maggior parte del territorio comunale è di tipo collinare ed è ricoperto da boschi che occupano oltre la metà del territorio.
Immancabile è una visita alla Rocca di Arona, fortificazione eretta dai Longobardi intorno all’XI secolo e circondata da un parco aperto al pubblico con vista panoramica sul lago.
Da visitare è anche il centro storico per poi chiudere la giornata con una passeggiata nel Parco Naturale dei Lagoni di Mercurago, Patrimonio dell’Umanità UNESCO e accessibile gratuitamente da turisti e non.
Nella parte bassa della città si trovano il Palazzo di Giustizia – risalente al XV secolo – e Villa Ponti, oggi patrimonio comunale dove si organizzano ogni anno diverse mostre e convegni.
Arona riconosciuta tra i borghi più belli d’Italia
Nel 2018 Arona ha ricevuto la Bandiera Arancione, riconoscimento che viene assegnato ai Comuni che, oltre a godere di un patrimonio storico, culturale e ambientale di pregio, sanno offrire al turista un’accoglienza di qualità.
Il Touring Club, dal 1998, seleziona, certifica e promuove con la Bandiera Arancione i borghi eccellenti, con meno di 15mila abitanti, dell’entroterra. Marchio di qualità turistico-ambientale, è stata pensata dal punto di vista del viaggiatore e della sua esperienza di visita.
La cittadina sul Lago Maggiore si aggiunge a Orta San Giulio, portando a due le Bandiere Arancioni nel novarese marchio di qualità turistico ambientale. In totale sale a 31 il numero in Piemonte, la seconda regione più “arancione” d’Italia dopo la Toscana.
Tra i motivi che hanno portato Arona a ricevere questo riconoscimento ci sono il valore e la varietà dell’offerta storico-culturale, il contesto paesaggistico di pregio (Lago Maggiore) e la presenza di aree pedonali e ZTL all’interno del centro storico che ne migliorano la fruibilità turistica.
Tour delle Isole Borromee, alla scoperta del Lago Maggiore
Isola Madre, Isola Bella e Isola dei Pescatori sono i tre territori che compongono le Isole Borromee, un suggestivo arcipelago situato sul Lago Maggiore
Le Isole Borromee sono un meraviglioso arcipelago situato nell’area del Golfo Borromeo, una delle zone più rinomate e conosciute del Lago Maggiore. Le isole si situano per la precisione sulla sponda piemontese del lago, che comprende anche le località di Stresa, Baveno e Verbania. Ogni anno sono migliaia i turisti che si dilettano nella visita di Isola Madre, Isola Bella e Isola dei Pescatori, i tre luoghi che compongono le famose Isole Borromee.
L’arcipelago delle Isole Borromee attira un così alto numero di visitatori non soltanto per la bellezza naturale e paesaggistica che lo caratterizza, ma anche per la facilità con cui è possibile effettuare escursioni per andare alla scoperta delle 3 isole che lo caratterizzano. Queste “perle” del lago, infatti, si trovano davanti a Stresa, e sono raggiungibili con i battelli della Navigazione Laghi, che effettuano circa 40 corse con partenza ogni 30 minuti.
Tour delle Isole Borromee, alla scoperta dell’Isola Madre
La più grande delle Isole Borromee, ovvero l’Isola Madre, si caratterizza per un’atmosfera raccolta e suggestiva. Su questo paradiso naturale è ospitato il palazzo settecentesco dei Borromeo, al cui interno sono conservate sia le preziose porcellane della casata, che una straordinaria esposizione di marionette. Questo edificio, considerato uno dei migliori esempi di arte topiaria al mondo, è circondato poi da un grandioso giardino, caratterizzato non soltanto da piante rare e fiori esotici, ma anche da una fauna variegata, formata da pavoni bianchi, pappagalli e fagiani dorati in libertà.
La natura è la vera regina dell’Isola Madre: questo territorio è infatti particolarmente conosciuto per via della fioritura di azalee, rododendri e camelie. Ad allietare la visita dell’isola vi sono poi antichissimi pergolati di glicini, spalliere di cedri e limoni e una collezione di ibiscus. La più grande delle Isole Borromee meraviglia poi i turisti con un’altra incredibile sorpresa: essa ospita infatti l’esemplare più grande d’Europa di cipresso del Kashmir, che ha alle spalle oltre 200 anni di storia.
Visita alle Isole Borromee, il gioiello naturale di Isola Bella
Sorella dell’Isola Madre, l’Isola Bella, il cui nome deriva da Isabella d’Adda, moglie di Carlo III Borromeo, è conosciuta per via di Palazzo Borromeo. Questo gioiello artistico e architettonico rapisce i visitatori con i suoi saloni e le sue stanze, le grotte ricoperte di pietre e conchiglie e il giardino, che ospita una varietà di piante esotiche. Il giardino, in particolare, si caratterizza per 10 terrazzamenti sovrapposti, ed è un classico esempio di “giardino all’italiana” del ‘600.
Il Palazzo Borromeo possiede anche una rilevanza storica: all’interno delle sue stanze soggiornarono infatti ospiti quali Napoleone Bonaparte, cui è stata dedicata anche una sala, e Mussolini, che trasformò l’edificio in una sede di rappresentanza in occasione di una conferenza internazionale del 1935.
Isola dei Pescatori, quali sono le caratteristiche del territorio?
Infine, l’Isola dei Pescatori rappresenta l’unico territorio dell’arcipelago delle Isole Borromee che non appartiene al casato Borromeo, e che è abitato durante tutti i mesi dell’anno. Conosciuta anche come l’Isola Superiore, deve il proprio nome all’attività peschereccia praticata dai suoi abitanti. Le case a più piani che caratterizzano questo luogo possiedono quasi tutte lunghi balconi, essenziali per essiccare il pesce. Nel periodo estivo, in particolare verso Ferragosto, i turisti si recano in messa su questo suggestivo territorio non soltanto per acquistare prodotti di artigianato locale nel caratteristico mercatino dell’isola, ma anche e soprattutto per assistere alla processione delle barche da pesca illuminate che portano la statua dell’Assunta intorno all’isola.